Il famoso bel gioco richiesto a gran voce da Sacchi e Adani per vincere la Champions non è altro che un falso mito, declamato da un ex difensore mediocre (Adani) e da un cervellotico che ha avuto la fortuna di giocare con Baresi, Maldini, Rijkaard, Van Basten, Gullit. Donadoni solo per citarne alcuni, vincendo molto meno di quanto avrebbe dovuto. Difesa molto coreografica con tutti che salivano, ma una volta capito il trucchetto e trovata la contromossa il buon Arrighe non ha vinto più niente. Con l’Italia di Baggio ha perso la finale contro il Brasile più debole della storia, schierando l’attaccante Signori terzino, il fautore del calcio offensivo. Quindi lasciamo stare questi due fregnoni e parliamo di cose serie. In Italia le più grandi conquiste sono state fatte con un gioco semplice, se vogliamo all’italiana: Bearzot con l’Italia dell’82 ha steso il Brasile probabilmente più forte della storia grazie a un attaccante intelligente (Rossi), un centrocampo solido e organizzato, una difesa rocciosa, un’ala funambolica. Anche Lippi non faceva tiki taka ma verticalizzazioni, giocando con una difesa rocciosa, un centrocampo organizzato, un’ala creativa, un trequartista e una punta. Per non parlare delle coppe dei campioni italiane vinte con Trapattoni e lo stesso Lippi, ma anche con Capello che umiliò il Barcellona di Crujiff che schierava Romario e Stojchkov con un 4-0 impartitogli con gente come Massaro. Lo stesso Mou con l’Inter del triplete giocò “all’italiana” con difesa e ripartenze. Qual è il punto? Che il gioco europeo non fa vincere un * in realtà, è un falso mito per gonzi. Basta un gioco organizzato quando hai i campioni. Il bel gioco ha sempre perso contro il gioco efficace e Olanda-Germania degli anni ‘70 ne è il simbolo. L’Olanda aveva un fenomeno come Cruijff, giocava un calcio stellare, ma ha vinto la Germania del cecchino Müller. Finisce sempre così. A fare grandi le squadre sono i giocatori, non gli allenatori. Il gioco cervellotico fatto di mille schemi serve alle piccole, non a chi ha campioni. Capello ha fatto meglio di Sacchi con uomini più scarsi. Guardiola ha vinto perché aveva una squadra di fenomeni, non per il gioco. Infatti lasciato il Barcellona ha smesso di vincere in Europa. Il Chelsea ha vinto con Di Matteo (!) in panchina solo grazie alle ripartenze di Drogba. Voi parlate di gioco europeo e accusate Allegri di aver perso le finali per il brutto gioco...vi voglio ricordare una cosa. Questa:
Ter Steven, Dani Alves, piqué , puyol, Jordi Alba, busquets, xavi, Iniesta, rakitic, Neymar, Suarez, messi.
Ve li ridico: Dani Alves, Xavi, Iniesta, Neymar, Suarez, Messi.
Tutti nel loro periodo di forma migliore.
La Juve di Allegri contro questi mostri era 1-1 fino al 68’ dando pure la sensazione di poter vincere prima del gol di Suarez (Neymar segnò al 97’ a partita finita). Vi voglio chiedere: pensate che con un gioco europeo avrebbe fatto meglio?
o forse sarebbero serviti Platini, Zidane, Sivori tutti insieme nel loro periodo migliore?
Chiedetelo a quel beccamorto di Sacchi.
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